15 Marzo 2023

Progetto “Bibliothèque d’Orient”: una breve relazione sullo stato di avanzamento

di BLANDINE PAILLART

Nel novembre 2021 è stata siglata a Parigi una nuova partnership tra la Custodia di Terra Santa e la Biblioteca Nazionale Francese (BNF). È passato più di un anno; qual è lo stato di avanzamento del progetto?


Con la firma di questo accordo, la Custodia di Terra Santa è entrata a far parte di “Bibliothèques d’Orient”, un progetto della BNF riguardante la creazione di una biblioteca digitale trilingue (francese, inglese, arabo) con focus sugli scambi storici tra Europa e Vicino/Medio Oriente. Questa biblioteca, “aperta” nel 2016, permette a chiunque di accedere a migliaia di documenti provenienti sia dalle collezioni della BNF che da quelle dei numerosi partner di rilievo, tra i quali spicca anche l’École biblique et archéologique française di Gerusalemme.

Quattro fondi da digitalizzare

Data la lunga presenza dei frati francescani in Terra Santa negli ultimi 800 anni, la BNF ha sempre desiderato collaborare con la Custodia di Terra Santa. Il custode, padre Francesco Patton, accompagnato da Padre Stéphane Milovitch, direttore del dipartimento dei beni culturali della Custodia, ha visitato la sede dell’istituzione francese a Parigi a fine novembre 2021 per siglare questa nuova partnership.

A causa dell’alto numero di documenti in possesso della Custodia, si è deciso, per il momento, di limitare la digitalizzazione a quattro serie: i libri dell’antica farmacia di San Salvatore, i libri della Franciscan Printing Press (la tipografia francescana fondata nel 1847 a Gerusalemme), le foto su lastre di vetro e alcuni dei firmani in possesso della custodia (i firmani sono ordinanze promulgate da sovrani musulmani orientali).

Per realizzare questo progetto, si sono aggiunte allo staff dei beni culturali della Custodia Blandine Paillart, coordinatrice del progetto e volontaria della Délégation catholique pour la coopération, e Maya Abou Hani, palestinese di Gerusalemme, ora studente di comunicazione digitale presso l’Università Paul Sabatier di Tolosa. Entrambe sono state formate a distanza dall’équipe della BNF su argomenti come la digitalizzazione e la metadatazione, ovvero la creazione della carta d’identità digitale per i libri digitalizzati. Si è poi passati alla selezione dei libri da digitalizzare nell’ambito del progetto.

Oltre alla digitalizzazione dei libri selezionati dalla BNF, l’apparecchiatura fornita ha permesso di portare in formato digitale anche alcuni libri e manoscritti molto antichi necessari per lo studio, ma anche per la realizzazione del Terra Sancta Museum. Tra questi libri troviamo le Condotte, che sono state digitalizzate nella loro interezza.

La farmacia antica

I primi libri trattati sono stati quelli dell’antica farmacia dei frati, una tra le più importanti collezioni del Medio Oriente. Anche se già studiati approfonditamente in altre occasioni, si è scelto di selezionare quei libri che trattano di medicina missionaria o di medicina praticata a Gerusalemme, come “Twenty years of medical service to Palestine (1918-1938)”, un rapporto scritto nel 1939 dall’organizzazione medica Hadassah. Questi libri sono stati scelti perché testimoniano cosa fosse la medicina in Terra Santa, non solo attraverso il lavoro degli ospedali, ma anche attraverso l’azione missionaria dei frati. La scelta dei libri da parte dell’équipe della BNF ha tenuto conto dell’esistenza o meno di una digitalizzazione precedente e della pertinenza dell’argomento al progetto iniziale (scambi tra Europa e Vicino Oriente).

La Franciscan Printing Press

In questa seconda collezione troviamo più di 2000 documenti con un massimo di 500 pagine! È stato necessario prendere in considerazione anche i libri non catalogati dalla Biblioteca Custodiale e confezionati in diverse decine di scatole. Il lavoro è stato intenso!

La maggioranza di questi libri non erano mai stati digitalizzati. La Franciscan Printing Press è di alto interesse per il progetto perché i libri da essa pubblicati riguardano direttamente la vita dei frati in Terra Santa e la vita locale. All’interno della collezione si trovano libri di archeologia dello Studium Biblicum Franciscanum, lettere del Custode indirizzate tutti i conventi della provincia, manuali per imparare l’arabo o l’italiano, guide di viaggio del XIX secolo, libri di canti liturgici in arabo e libri per gli ufficiali in Palestina sotto il mandato britannico (1920-1948). Questi raccontano l’evoluzione del Paese, la sua lingua, i suoi usi e costumi e la storia della Custodia di Terra Santa. È il caso dell’Album Terrae Sanctae, pubblicato nel 1941 e interamente composto da foto dei diversi luoghi santi. Ci mostra i cambiamenti avvenuti negli ultimi 80 anni.

Un progetto che cresce nel tempo

Nel settembre 2022 Christina Bullata si è unita al progetto come responsabile della digitalizzazione. Si è colta l’occasione per fare il punto della situazione ed effettuare una prima spedizione di documenti, circa 14.000 immagini. L’obiettivo finale è di produrre 25.000 immagini. Il processo è ben avanzato!

Attualmente è in corso la digitalizzazione dei libri della Franciscan Printing Press. Il prossimo passo è la digitalizzazione delle foto su lastre di vetro, molto attesa da tutta l’équipe parigina e gerosolimitana. Parallelamente, la Custodia ha ricevuto dall’Ecole biblique et archéologique française di Gerusalemme la richiesta di digitalizzare alcune delle loro opere, sempre nell’ambito del progetto della Bibliothèques d’Orient. Tra la trentina di libri che sono approdati alla custodia, si trova l’”Atlas de géographie générale de la Palestine” scritto da Z. Khanzadian nel 1932 e pubblicato per le Nazioni Unite (imagine sopra). La collaborazione durerà fino a novembre 2023, in attesa di una visita da parte del team della BNF.

(Traduzione dal francese a cura di Ilaria Turati)

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