Il sito archeologico


A  Area della Torre Antonia
B  Piscina detta Struthion
C  Resti del Lithostroton
D  Arco dell’Ecce Homo
1  Cappella della Condanna
2  Convento della Flagellazione
3  Via Dolorosa
4  Convento di S. Maria di Sion
5  Scuola pubblica “Omariyya”


Nell’area indicata da un’antichissima tradizione come il luogo della Fortezza Antonia e del Pretorio nel quale Pilato giudicò e condannò Gesù (leggi gli approfondimenti), lo Studium Biblicum Franciscanum (SBF) ha individuato e studiato un sito archeologico nel quale ha messo in luce importanti reperti antichi. Custodito per molti decenni in forma di “Lapidarium”, ora questo suggestivo spazio, ospitato al piano terreno dal bell’edificio tardo ottocentesco sede anche dello SBF, propone al grande pubblico il Museo multimediale “Via Dolorosa”.

Il sito archeologico e i reperti rinvenuti, dopo un attento restauro, vengono esposti in una nuova veste ordinata e suggestiva.

Torre Antonia e Lithostrotos

Nell’angolo nord-occidentale del Tempio ebraico Erode il Grande (re della Giudea dal 39 al 4 a.C.) edificò una fortezza che chiamò “Torre Antonia” dal nome del condottiero romano Marco Antonio, che aveva favorito la sua ascesa al trono. Presso questo luogo la tradizione cristiana colloca il Lithostrotos, detto in ebraico Gabbatha (Gv 19,13), dove Gesù comparve davanti a Ponzio Pilato e fu condannato a morte.

In seguito alla Prima Rivolta ebraica (66-70 d.C.) il generale romano Tito demolì la fortezza e dopo la Seconda Rivolta (132-135 d.C.) l’imperatore Adriano rimodellò quest’area della città. Fu così coperta la piscina nota col nome di Struthion, con una piazza lastricata introdotta da un arco monumentale – l’arco dell’Ecce Homo.

La pianta rappresenta la complessità del sito, ricco di testimonianze archeologiche stratificate non sempre di univoca interpretazione e datazione. La restituzione grafica è desunta dagli studi di Bellarmino Bagatti pubblicati nel 1958.

I frammenti rinvenuti in loco, ora parte dell’installazione multimediale

Elementi già appartenuti al Tempio ebraico o all’Antonia (I sec. a.C. – I sec. d.C.)

– Frammento di colonna scanalata con capitello ionico
– Frammento di architrave di una grande porta con fregio baccellato, riusato come gli altri pezzi, in murature posteriori
– Frammenti di soffitto a volta con rilievi a meandro

  

– Iscrizione romana rinvenuta in due parti fuori della porta di Damasco nel 1903 e nel 2014. Il pezzo di sinistra fu acquisito, all’epoca del ritrovamento, dall’attuale Museo SBF.

All’imperatore Cesare Traiano Adriano Augusto,
figlio del divino Traiano Partico, nipote del divino Nerva,
Pontefice Massimo, Potestà Tribunizia XIV,
Console III, Padre della Patria,
la Legione Fretense dedica (129/130 d.C.)

– Ara romana con corona d’alloro (II-III sec. d.C.) rinvenuta in loco all’inizio del XX sec.

Condividi
email whatsapp telegram facebook twitter versione stampabile