L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e la Terra Santa
Il Terra Sancta Museum avrà una sala dedicata allo storico Ordine Cavalleresco del Santo Sepolcro.
Le origini dell’Ordine risalgono alla fine dell’XI secolo quando, secondo la tradizione, fu costituito dal crociato Goffredo di Buglione, primo reggente dell’appena nato Regno di Gerusalemme, sotto il titolo di Sancti Sepulchri Advocatus. Fin dalla sua fondazione, l’Ordine fu composto da due rami: quello dei canonici, prima secolari e poi regolari, incaricato della cura e del culto nella Basilica del Santo Sepolcro, e quello militare (Milities), responsabile degli stessi canonici e della protezione del luogo santo. Successivamente, nel 1103, Re Baldovino I, nell’organizzare il Regno di Gerusalemme come uno stato feudale centralizzato in stile europeo, concesse all’Ordine i primi privilegi e lo definì «Milities Sancti Sepulchri». Con questi ordinamenti o assises, l’Ordine adottò la Regola di sant’Agostino e conferì al Patriarca Latino di Gerusalemme il diritto di investire nuovi cavalieri.
L’evoluzione storica della Terra Santa e quella dell’Ordine sono state sempre strettamente legate. Infatti, quando i crociati persero il loro ultimo dominio in Terra Santa, nella città di Acri, e dopo la caduta del Regno di Gerusalemme nel 1291, il Patriarca latino fu costretto a ritirarsi a Cipro, e i cavalieri a recarsi in Europa dove fondarono grandi priorati. Nonostante ciò, i pellegrini continuarono ad arrivare a Gerusalemme. La Chiesa cattolica, infatti, era ancora presente in Terra Santa grazie ai francescani, i quali erano sbarcati in Palestina nel 1217, stabilendosi qui dopo l’incontro di San Francesco col Sultano Melek Al-Kamil nel 1219. I cavalieri non sarebbero stati più in grado di difendere il Santo Sepolcro, ma avrebbero continuato a svolgere l’importante missione di proteggere i pellegrini lungo le strade dall’Europa verso la Terra Santa.
Nel 1489, il futuro dell’Ordine fu gravemente minacciato quando Papa Innocenzo VIII, nel suo tentativo di organizzare una nuova crociata, decise di annettere l’Ordine del Santo Sepolcro e quello di San Lazzaro all’Ordine di San Giovanni. Questa disposizione provocò la protesta di diversi sovrani europei, anche perché non valse per il Regno di Aragona dove, grazie a papa Alessandro VI, l’Ordine rimase sotto la protezione del re Ferdinando il Cattolico e dello stesso pontefice. Infine, nel 1513, Papa Leone X annullò la bolla del suo predecessore e annesse l’Ordine alla Santa Sede, conferendogli carattere pontificio.
Nonostante l’assenza del Patriarca latino, le cerimonie di investitura in loco dei cavalieri dell’Ordine del Santo Sepolcro continuarono a svolgersi grazie alla Custodia di Terra Santa. Questo fatto è riportato nel famoso «Libro d’Oro», che raccoglie i nomi e le origini dei cavalieri investiti nel Santo Sepolcro dal 1561 al 1848 e che sarà esposto al Terra Sancta Museum. Oltre al libro, sarà anche possibile ammirare la cosiddetta «Spada di Goffredo», usata nel corso dei secoli dal Custode durante le cerimonie di investitura dei cavalieri nel Santo Sepolcro.
Con lo scopo di servire i cattolici latini di Terra Santa, Papa Pio IX, attraverso la bolla Nulla Celebrior del 1847, ristabilì il Patriarcato Latino di Gerusalemme e ripristinò l’Ordine del Santo Sepolcro, rimettendolo al servizio e alla protezione del Patriarcato, in modo da assicurare il sostenimento delle opere di carità e della diffusione della fede cristiana. Inoltre, nel 1888, si verificò un altro cambiamento storico nell’istituzione: Papa Leone XIII approvò infatti la richiesta del Patriarca Gran Maestro di accettare la nomina delle dame nell’Ordine.
Nel corso della storia papi, re, cardinali, santi e nobili hanno fatto parte di quest’Ordine: I santi Contardo d’Este, Pio X e il beato Bartolo Longo, il duca Alberto IV d’Austria, il re Erico di Pomerania, l’imperatore Federico II d’Asburgo, il duca Everardo di Wurtemberg, il re Ferdinando il Cattolico, Filippo II di Spagna, Luigi XIV di Francia, Alfonso XIII di Spagna, Victoria Eugenia di Battemberg e il re Filippo VI di Spagna, che vanta anche il titolo di Re di Gerusalemme.
Da quei 20 canonici che costituirono l’Ordine nel 1099, oggi si contano più di 30.000 cavalieri e dame sparsi per tutto il mondo. Essi, sotto l’emblema della Croce di Gerusalemme, mantengono l’impegno quasi millenario per la Terra Santa, promuovendo i pellegrinaggi e rafforzando la presenza cristiana attraverso il sostegno economico e spirituale al Patriarcato Latino della Città Santa. Inoltre promuove le opere dello stesso Patriarcato in Giordania, Palestina, Israele e Cipro e negli altri territori biblici attraverso la Riunione delle Opere in favore delle Chiese Orientali (ROACO). Infine, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è anche uno dei benefattori del Terra Sancta Museum.