“Itinera ad loca sancta”: il catalogo dei pellegrinaggi
Presentato il catalogo dei libri di viaggio delle Biblioteche francescane di Gerusalemme
Il 14 gennaio a Gerusalemme si è tenuta la presentazione del libro “Itinera ad loca sancta. I libri di viaggio delle Biblioteche Francescane di Gerusalemme. Catalogo delle edizioni dei secoli XV-XVIII”, di Alessandro Tedesco, pubblicato nel 2017 da Edizioni Terra Santa.
L’evento, ospitato dal Christian Information Center, nasce all’interno del progetto internazionale “Libri ponti di pace”, creato nel 2011 dal Centro di Ricerca Europeo Libri Editoria e Biblioteche (CRELEB) dell’Università Cattolica di Milano assieme alla Custodia di Terra Santa e ad ATS (Associazione pro Terra Sancta) che, in questi anni, ha permesso la catalogazione e la valorizzazione del patrimonio librario conservato nelle biblioteche francescane di Gerusalemme.
Il catalogo descrive la sezione antica (XV-XVIII secolo) del fondo speciale degli Itinera ad Loca Sancta (ITS), conservato presso la Biblioteca Generale della Custodia di Terra e presso la Biblioteca dello Studium Biblicum. Come sottolinea Maria Gioia Tavoni, bibliografa italiana e storica del libro, attraverso la descrizione delle opere il lettore è accompagnato “su un percorso in cui dato storico e documentale, pensiero e immaginazione si intrecciano inscindibilmente, stabilendo una solida correlazione tra la raccolta libraria qui pubblicata e la presenza dei francescani, che festeggiano con felice coincidenza, nel 2017, anno di stampa e pubblicazione del libro di Tedesco, l’ottocentesimo anniversario del loro arrivo in Terra Santa” (“Biblioteche oggi”, luglio-agosto 2018, pp. 56-58).
Il professor Edoardo Barbieri, docente dell’Università Cattolica di Milano e promotore del progetto “Libri ponti di pace”, ha aperto la presentazione introducendo i due relatori: Sundar Henny, del Centro di Studi Mediterranei di Haifa, e l’autore Alessandro Tedesco. “La situazione del fondo degli Itinera (come è usuale in una biblioteca storica) era stratificata e complessa” ha commentato Tedesco parlando del suo lavoro di catalogazione “sia in relazione al numero effettivo di libri contenuti in esso sia in relazione agli strumenti catalografici che lo descrivevano”. Oggi, dopo il lavoro di ridefinizione e catalogazione, si può dire che il fondo abbia una forma e una consistenza definite e possa essere utilizzato dagli studiosi grazie a due nuovi strumenti aggiornati.
La seconda parte è stata incentrata sul pellegrinaggio. “Le persone che hanno compiuto lo stesso pellegrinaggio in realtà hanno avuto esperienze diversissime tra di loro” ha concluso Sundar Henny “ciò è dimostrato anche dalla natura estremamente eterogenea dei loro scritti”. Per uno studio approfondito di questa diversità, il lavoro di Alessandro Tedesco, che arriva ben 150 anni dopo la pubblicazione della Bibliographia Geographica Palestinæ di Titus Tobler, appare essenziale.