Il Terra Sancta Museum presentato a Milano alla 4^ ed. delle Giornate di Archeologia
“Archeologia e ricerca come strumento di dialogo, condivisione e pace nella diversità“.
Questo è stato uno dei temi con cui si è aperta la 4^ edizione delle Giornate di Archeologia. Arte e Storia del Vicino Oriente, organizzata dalla Fondazione Terra Santa e svoltasi il 4 e 5 maggio a Millano. Questa è anche l’eredità del grande frate archeologo e già diretto del Museo, p. Michele Piccirillo, la cui memoria è stata celebrata a dieci anni dalla sua scoparsa. La sua “custodia” archeologica e spiriturale dei luoghi santi non poteva non intrecciarsi con l’altro tema del convegno: 800 anni di presenza francescana in Terra Santa.
Tra i numerosi interventi, Carla Benelli (storica dell’arte e fondatrice del Mosaic Centre di Jericho) ha parlato a nome di ATS pro Terra Sancta del grande progetto Terra Sancta Museum, alla luce di quanto già avviato e dei suoi nuovi svilluppi. “Uno scrigno della memoria”, così come descritto nel titolo dell’intervento, nel quale, ripercorrendo le tappe storiche del museo dalla sua fondazione nel 1902, il museo (ormai avviato nel 2016 con la sezione multimediale “Via Dolorosa) è stato presentato come una risorsa per tutta la cristianità, un patrimonio culturale e un beneficio sociale per tutte le comunità della Città Santa e per i tanti pellegrini e turisti. Un esempio è dato da un progetto con le scuole che da due anni sta coinvolgendo centinaia di studenti (quasi tutti musulmani) provenienti da Gerusalemme e dintorni. Un progetto che con la nuova sezione archeologica e i lavori per la futura sezione storica è una sfida, proprio come lo sono qui ogni giorno il dialogo e la pace.
All’interno dei progetti culturali di ATS pro Terra Sancta si è discuso insieme al prof. Eduardo Barbieri e al suo gruppo di ricerca (CRELEB) anche del progetto “Libri Ponti di Pace” della Biblioteca Generale Custodia Terra Santa , mentre Raffaella Zardoni che ha presentato la ricostruzione virtuale della Basilica della Natività a Betlemme.
Se il titolo del convegno era “Culture e religioni in dialogo”, certamente il Terra Sancta Museum, sottolineando le radici cristiane di quest’area geografica, rappresenterà certamente uno grande strumento di dialogo nella Terra di Dio.