Dal cantiere del Terra Sancta Museum: sotto la chiesa francescana, rinvenuti resti georgiani e crociati
Mentre continuano i lavori della nuova sezione storica del Terra Sancta Museum, gli architetti incaricati del cantiere hanno rinvenuto – con grande sorpresa – un capitello georgiano, la base di una colonna e un muro di epoca crociata al di sotto dell’attuale chiesa francescana.
In quella che diventerà la futura sala del museo dedicata alla lavorazione della madreperla, si trovava circa cinquant’anni fa la biblioteca del convento, che da allora è stata spostata in un’altra parte del complesso. All’epoca, i lavori per rinforzare i muri furono eseguiti in fretta, costringendo – ai giorni nostri – gli attuali architetti del museo a fare grandi cambiamenti, a volte anche rimuovendo e ricostruendo alcuni muri, come quello all’ingresso di questa stanza.
In questa occasione sono stati scoperti un capitello georgiano e la base di una colonna, precedentemente inclusa nel muro per consolidarlo. In questa stessa stanza, un’altra grande sorpresa attendeva gli operai e il resto della squadra: la scoperta di un’intera sezione di muro crociato. I tre manufatti sono stati immediatamente studiati da padre Eugenio Alliata ofm, direttore della sezione archeologica e multimediale del Terra Sancta Museum. L’identificazione del capitello è stata relativamente semplice, grazie alla presenza di una croce patente su uno dei lati, tipica dello stile georgiano. Inoltre, l’oggetto ha una fessura che rivela probabilmente la sua appartenenza ad un’iconostasi, una partizione che separava il clero celebrante dal resto della congregazione nella liturgia bizantina. L’attribuzione del muro è discutibile, ma sembra potrebbe essere collegato ad altri muri nella stessa stanza, la cui volta ricorda quella dell’architettura crociata.
Ma cosa ci dicono questi reperti sulla storia del monastero? Se le testimonianze di epoca crociata sono numerose a Gerusalemme e in tutta la Terra Santa, trovare un pezzo in stile georgiano sul sito di San Salvatore è molto significativo. Sappiamo infatti, grazie alla storia e alle fonti scritte, che dove oggi sorge la casa madre della Custodia di Terra Santa, si trovava originariamente il monastero georgiano di San Giovanni Evangelista. Ci sono poche tracce della presenza georgiana a Gerusalemme, tranne il notevole Monastero della Croce, ora di proprietà degli ortodossi. Tuttavia, nel 1552, quando i francescani furono costretti da Solimano il Magnifico a lasciare il Cenacolo sul Monte Sion, acquistarono da questi monaci georgiani il sito attuale di San Salvatore, dove si stabilirono definitivamente. Questo capitello potrebbe essere una nuova conferma archeologica delle fonti scritte georgiane, che tramandano la loro presenza in questo sito prima dell’arrivo dei francescani.
Infine, il lavoro intrapreso per creare la nuova sezione del Terra Sancta Museum ha gettato una luce notevole sulla complessa stratigrafia archeologica di quest’area – la più antica del monastero – e ha permesso una migliore comprensione delle successive fasi architettoniche dell’edificio, così come dei suoi diversi usi e funzioni nel corso dei secoli. Infine, grazie alla presentazione di queste scoperte all’interno del museo, i futuri visitatori avranno la possibilità di collocare gli oggetti esposti all’interno della ricca storia di San Salvatore.
(traduzione dal francese a cura di Eleonora Musicco)