25 Settembre 2019

Alberto Angela al Terra Sancta Museum per raccontare la Gerusalemme del tempo di Gesù

di ELEONORA MUSICCO

Sabato 21 settembre la Rai ha mandato in onda la prima puntata della nuova stagione di “Ulisse – il piacere della scoperta”, un’ eccellenza delle televisione italiana. Ulisse è un programma di divulgazione culturale ideato dal giornalista Piero Angela insieme a suo figlio, il paleontologo Alberto Angela, che ne è anche conduttore dal 2000.

In primavera il team della Rai è atterrato in Terra Santa per raccontare al pubblico italiano la Gerusalemme ai tempi di Gesù. In questa narrazione non poteva mancare una tappa alle sezioni multimediale e archeologica del Terra Sancta Museum, dove Alberto e il suo team hanno girato alcune scene del programma, mostrando al pubblico italiano un luogo con più di 2000 anni di storia. Il Terra Sancta Museum sorge infatti in una location d’eccezione lungo la via Dolorosa di Gerusalemme, in un sito archeologico antichissimo dove sono stati rinvenuti manufatti di periodo erodiano e che ha visto susseguirsi molte dominazioni, da quella romana fino all’ottomana, passando dai periodi bizantino, arabo e crociato.

Alberto Angela firma il registro delle visite del Terra Sancta Museum

 

 

Nello stesso complesso di edifici si trova anche la Chiesa dalla Flagellazione, nella zona che per prima venne acquistata dalla Custodia di Terra Santa nel 1838. Lì i francescani fondarono presto un ostello per i pellegrini che giungevano in visita al santurario. I lavori per la creazione di un monastero portarono alla scoperta della Cappella della Condanna e del pavimento del “Lithostrotos”, oggi vicino alla sezione multimediale del Museo. Nello stesso anno la proprietà si espanse a nord, fino ad un edificio conosciuto come la “Casa di Erode”. Nel 1928 la costruzione dello Studium Biblicum Franciscanum fece emergere i resti di alcuni antichi edifici, nei locali oggi occupati dal Terra Sancta Museum.

Dalla prima stagione del programma, Ulisse si è affermato come l’appuntamento settimanale per chi, in Italia, ama una televisione che educhi e mostri al pubblico aspetti del mondo e della storia inaspettati, approfonditi e divulgati in modo chiaro e interessante. I dati lo confermano: Ulisse registra numeri strepitosi per la televisione italiana in fatto di share (secondo Auditel, parliamo del 18.2% per la puntata andata in onda il 20 luglio 2019 dedicata all’anniversario dello sbarco dell’uomo sulla luna) e il suo presentatore è amato e stimato da moltissimi italiani che lo seguono “virtualmente” in ogni suo viaggio.

Non stupisce infatti che questa prima puntata abbia sfiorato i tre milioni e mezzo di spettatori, curiosi di scoprire la Gerusalemme al tempo di Gesù. Gli oggetti esposti al Terra Sancta Museum hanno aiutato ad illustrare meglio come si doveva vivere in quel tempo, aiutando lo spettatore a comprendere passi del Vangelo che acquisiscono così maggior concretezza e gli ambienti del museo sono diventati la scenografica ambientazione per la recitazione di alcuni brani poetici da parte di Gigi Proietti.

Nella preparazione della puntata il team della Rai è stato aiutato da padre Eugenio Alliata, archeologo, professore dello Studium Biblicum Franciscanum e direttore del Terra Sancta Museum che ha dedicato la sua vita alla ricerca nel campo dell’archeologia biblica. Gli scavi dei francescani nei diversi luoghi santi, da Nazareth a Cafarnao fino al Santo Sepolcro, saranno raccontati nelle nuove ale del museo, la cui è apertura è prevista per il 2021. C’è ancora bisogno del contributo di tutti per riuscire a completare il museo archeologico, per raccontare ed approfondire la conoscenza di Gesù e del cristianesimo nella sua dimensione storica.

Il direttore del Terra Sancta Museum, padre Eugenio Alliata, e Alberto Angela, conduttore di “Ulisse”, insieme in una delle sale del Terra Sancta Museum

 

Se vi foste persi la puntata, è possibile rivederla cliccando qui.

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