23 Gennaio 2019

Scavi archeologici : “Le ceramiche trovate sono un tesoro di dati storici.”

TERRASANCTAMUSEUM/INCONTRO: Intervista con Stefania Peluso, archeologa presso la Custodia di Terra Santa, incaricata dello studio delle ceramiche del museo, datate dal XV al XVI secolo, rinvenute nella futura sezione storica del Terra Sancta Museum.

Cosa c’è di straordinario nelle collezioni di ceramiche trovate sotto la sacrestia di San Salvatore?

Il materiale ritrovato al di sotto della sacrestia della chiesa di San Salvatore è un vero tesoro per quanto riguarda i dati storici che fornisce. Ci permette infatti di ricostruire la presenza dell’Ordine Francescano in Terra Santa e la storia del convento di San Salvatore. La parte più importante della collezione, che è datata variamente dal XV al XVI sercolo, riguarda la vita quotidiana nel Cenacolo francescano.

Che cosa riguarda questo periodo?

Questo fu un periodo oscuro, in cui i Francescani dovettero lasciare il Cenacolo e spostarsi nel convento di San Salvatore, e la vita dei frati a Gerusalemme è difficilmente ricostruibile e comprensibile.

Ora, il materiale ritrovato mostra che i frati avevano già un’attività di farmacia durante la loro permanenza al Cenacolo. Acquisirono vasi preziosi di diverse forme e provenienze, formando la famosa collezione di ceramiche farmaceutiche esposta oggi nel convento della Flagellazione. Sono stati trovati anche molti vetri e molti vasi usati per la preparazione di sciroppi e unguenti. Grazie alla scoperta di questa collezione è possibile integrare le informazioni trovate nelle nostre fonti sulla vita della comunità francescana, cioè le cronache di Verniero e il libro di Padre Horn. Queste infatti non descrivono la vita quotidiana dei francescani nel Cenacolo, né offrono un commento degli oggetti usati dai religiosi durante l’epoca più antica della loro residenza.

Cos’altro ci dice sull’organisazione della Custodia di Terra Santa in questo periodo?

Anche i materiali fanno luce sulla “mensa” dei frati. In primo luogo, molte scodelle di ceramica importate da Venezia, indicano l’esistenza di una comunità di circa 20/25 persone e un rapporto piuttosto stretto tra i Francescani e la Repubblica Serenissima. Allo stesso tempo, la ceramica indica che c’era una differenza gerarchica tra i religiosi perché esiste un gruppo di ciotole di lusso probabilmente appartenente al Custode e alla corporazione dell’esecutivo. Inoltre, la presenza di ceramiche importate dalla Spagna e da altre parti dell’area mediterranea testimoniano che i frati avevano molti collegamenti ed erano al centro di una vasta rete di rotte economiche, diplomatiche e commerciali.

Alcuni di questi pezzi saranno esposti nel museo? Perchè dovrebbero essere interessanti per il pubblico?

La scoperta dell’antica farmacia legata al convento del Cenacolo è importante per il pubblico e per i visitatori perché mostra il ruolo svolto dai Frati sin dal loro arrivo in Terra Santa. L’esistenza di una farmacia ben organizzata testimonia che i Francescani si presero cura dei pellegrini e della comunità cristiana che viveva lì, oltre a custodire i luoghi santi e ad evangelizzare la zona. Grazie alle loro conoscenze e abilità in farmacopea, i Francescani sono entrati nelle grazie della comunità musulmana locale. I frati, infatti, hanno guarito tutte le persone che avevano bisogno di aiuto a prescindere dalla loro religione e status sociale, diventando così conosciuti e rispettati.

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