Il progetto del Terra Sancta Museum presentato ai consoli di Gerusalemme
Si è svolto venerdì 7 marzo 2014, nel convento di San Salvatore a Gerusalemme, un incontro privato con i consoli generali, per presentare loro questo ambizioso e importante progetto, con cui i francescani di Terra Santa intendono mostrare al mondo i tesori che nel corso dei secoli sono stati loro donati, e allo stesso tempo vogliono aiutare i pellegrini e i visitatori provenienti da tutto il mondo, ma anche la comunità locale, a comprendere meglio la storia della Cristianità e di questi luoghi. Associazione pro Terra Sancta è incaricata di realizzare il progetto e coordinare le azioni di fund-raising.
Ad ascoltare le parole del Custode Pizzaballa e ad ammirare alcuni dei preziosissimi oggetti, erano presenti il Console Generale Italiano, Mr. Davide La Cecilia, che ha anche aiutato nell’organizzazione dell’evento, il Nunzio e Delegato Apostolico Mons. Giuseppe Lazzarotto, il Console Generale Belga Mr Bruno Jans, Mr. Yves Corbel, membro della commissione culturale del Consolato Generale Francese, insieme a Mde Maria Magro, moglie del Console Generale Francese Hervé Magro, il Console Generale Svedese Mr. Axel Wernhoff, Mr. Ryan Purnell e Ms. Yael Lempert, delegati dell’Ambasciata statunitense, Mr. Mustafa Sarniç, Ambasciatore Turco, e il sig. Sergio Piccolo, capo dipartimento dell’Unione Europea a Gerusalemme.
Il Custode di Terra Santa, nel presentare questa iniziativa che vuole essere di respiro internazionale, rivolta a tutti e non soltanto al mondo cattolico e francescano, ha affermato “la storia della Cristianità, e la storia dei francescani da otto secoli custodi dei Luoghi Santi, costituiscono un patrimonio che è parte della storia di questa terra, ma anche di tutti i paesi che hanno sempre mantenuto un forte legame con Gerusalemme e con la Terra Santa. Oltre a avere, certamente, un significato fondamentale per tutti i cristiani del mondo”.
Padre Pizzaballa ha anche sottolineato la valenza educativa e di coinvolgimento della comunità locale che il futuro museo svolgerà: le tre sezioni del Terra Sancta Museum, quella archeologica, quella storica e quella multimediale, saranno visitate da tanti studenti delle scuole locali, daranno lavoro e accresceranno le possibilità di una crescita culturale per tanti giovani, costituiranno un’occasione di dialogo con le tante componenti che abitano la Città santa.
Dopo la presentazione del progetto, i Consoli Generali hanno potuto accedere all’Archivio storico della Custodia di Terra Santa, e vedere da vicino molti degli oggetti esposti per l’occasione nel salone della curia custodiale: dalla spada di Goffredo di Buglione a diversi firmani ottomani minuziosamente rifiniti d’oro, dalla dalmatica di inizio ‘700 dono del Cardinal Ottoboni a un piviale pontificale donato da Luigi XIII nel 1621 come parte di un corredo liturgico composto da 14 pezzi, tutti di straordinaria bellezza, dal tronetto e dai candelabri in argenteria realizzati a Messina all’epoca del Regno delle Due Sicilie e donate da Filippo IV, Re di Spagna, a un codice miniato di metà ‘300, dono del Duca di Lancaster.
Una piccola selezione di un patrimonio vasto, che copre diversi secoli e che racconta una storia di vicinanza e di rapporti tra la Terra Santa e il resto del mondo. Un patrimonio che si vuole rendere pubblico, che dare a tutti la possibilità di avvicinarsi e approfondire questa ricchezza storica, archeologica e artistica di cui i francescani sono custodi da secoli.